Ebrei 11
Italian: Giovanni Diodati Bible (1649)
1OR la fede è una sussistenza delle cose che si sperano, ed una dimostrazione delle cose che non si veggono. 2Perciocchè per essa fu resa testimonianza agli antichi.

3Per fede intendiamo che i secoli sono stati composti per la parola di Dio; sì che le cose che si vedono non sono state fatte di cose apparenti. 4Per fede Abele offerse a Dio sacrificio più eccellente che Caino; per la quale fu testimoniato ch’egli era giusto, rendendo Iddio testimonianza delle sue offerte; e per essa, dopo esser morto, parla ancora. 5Per fede Enoc fu trasportato, per non veder la morte, e non fu trovato; perciocchè Iddio l’avea trasportato; poichè, avanti ch’egli fosse trasportato, fu di lui testimoniato ch’egli era piaciuto a Dio. 6Ora, senza fede, è impossibile di piacergli; perciocchè colui che si accosta a Dio deve credere ch’egli è, e che egli è premiatore di coloro che lo ricercano. 7Per fede Noè, ammonito per oracolo delle cose che non si vedevano ancora, avendo temuto, fabbricò, per la salvazione della sua famiglia, l’arca, per la quale egli condannò il mondo, e fu fatto erede della giustizia ch’è secondo la fede.

8Per fede Abrahamo, essendo chiamato, ubbidì, per andarsene al luogo che egli avea da ricevere in eredità; e partì, non sapendo dove si andasse. 9Per fede Abrahamo dimorò nel paese della promessa, come in paese strano, abitando in tende, con Isacco, e Giacobbe, coeredi della stessa promessa. 10Perciocchè egli aspettava la città che ha i fondamenti, e il cui architetto e fabbricatore è Iddio. 11Per fede ancora Sara stessa, essendo sterile, ricevette forza da concepir seme, e partorì fuor d’età; perciocchè reputò fedele colui che avea fatta la promessa. 12Perciò ancora da uno, e quello già ammortato, son nati discendenti, in moltitudine come le stelle del cielo, e come le rena innumerabile che è lungo il lito del mare.

13In fede son morti tutti costoro, non avendo ricevute le cose promesse; ma, avendole vedute di lontano, e credutele, e salutatele; ed avendo confessato ch’erano forestieri, e pellegrini sopra la terra. 14Poichè coloro che dicono tali cose dimostrano che cercano una patria. 15Che se pur si ricordavano di quella onde erano usciti, certo avean tempo da ritornarvi. 16Ma ora ne desiderano una migliore, cioè, la celeste; perciò, Iddio non si vergogna di loro, d’esser chiamato lor Dio; poichè egli ha loro preparata una città.

17Per fede Abrahamo, essendo provato, offerse Isacco; e colui che avea ricevute le promesse offerse il suo unigenito. 18Egli, dico, a cui era stato detto: In Isacco ti sarà nominata progenie. 19Avendo fatta ragione che Iddio era potente eziandio da suscitarlo da’ morti; onde ancora per similitudine lo ricoverò. 20Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù, intorno a cose future. 21Per fede Giacobbe, morendo, benedisse ciascuno de’ figliuoli di Giuseppe; e adorò, appoggiato sopra la sommità del suo bastone. 22Per fede Giuseppe, trapassando, fece menzione dell’uscita de’ figliuoli d’Israele, e diede ordine intorno alle sue ossa.

23Per fede Mosè, essendo nato, fu nascosto da suo padre e da sua madre, lo spazio di tre mesi; perciocchè vedevano il fanciullo bello; e non temettero il comandamento del re. 24Per fede Mosè, essendo divenuto grande, rifiutò d’esser chiamato figliuolo della figliuola di Faraone; 25eleggendo innanzi d’essere afflitto col popol di Dio, che d’aver per un breve tempo godimento di peccato; 26avendo reputato il vituperio di Cristo ricchezza maggiore de’ tesori di Egitto; perciocchè egli riguardava alla rimunerazione. 27Per fede lasciò l’Egitto, non avendo temuta l’ira del re; perciocchè egli stette costante, come veggendo l’invisibile. 28Per fede fece la pasqua, e lo spruzzamento del sangue; acciocchè colui che distruggeva i primogeniti non toccasse gli Ebrei. 29Per fede passarono il Mar rosso, come per l’asciutto; il che tentando fare gli Egizi, furono abissati.

30Per fede caddero le mura di Gerico, essendo state circuite per sette giorni. 31Per fede Raab, la meretrice, avendo accolte le spie in pace, non perì con gli increduli.

32E che dirò io di più? poichè il tempo mi verrebbe meno, se imprendessi a raccontar di Gedeone, e di Barac, e di Sansone, e di Iefte, e di Davide, e di Samuele, e de’ profeti. 33I quali per fede vinsero regni, operarono giustizia, ottennero promesse, turarono le gole de’ leoni, 34spensero la forza del fuoco, scamparono i tagli delle spade, guarirono d’infermità, divennero forti in guerra, misero in fuga i campi degli stranieri. 35Le donne ricuperarono per risurrezione i lor morti; ed altri furon fatti morire di battiture, non avendo accettata la liberazione, per ottenere una migliore risurrezione. 36Altri ancora provarono scherni e flagelli; ed anche legami e prigione. 37Furon lapidati, furon segati, furon tentati; morirono uccisi con la spada, andarono attorno in pelli di pecore e di capre; bisognosi, afflitti, 38maltrattati de’ quali non era degno il mondo, erranti in deserti, e monti, e spelonche, e nelle grotte della terra.

39E pur tutti costoro, alla cui fede la scrittura rende testimonianza, non ottennero la promessa. 40Avendo Iddio provveduto qualche cosa di meglio per noi, acciocchè non pervenissero al compimento senza noi.



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